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- Investimento di oltre 11,2 milioni di euro dal 2000 al 2024 per migliorare le infrastrutture sciistiche.
- La Strategia Territoriale per le Aree Montane e Interne (Stami) prevede 100 milioni di euro per ridurre i divari territoriali.
- Nel 2024, le presenze turistiche nelle aree montane sono aumentate del 2,5%.
La montagna, con la sua maestosità e le sue risorse naturali, rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo sostenibile. In Emilia-Romagna, il presidente Michele de Pascale ha <a class="crl" target="_blank" rel="nofollow" href="https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primopiano/turismo-montagna”>sottolineato l’importanza di trasformare le aree montane in luoghi di crescita e innovazione. Questo territorio, purtroppo, subisce gli effetti del cambiamento climatico, ma al contempo offre un potenziale strategico per contrastare il dissesto idrogeologico. La regione ha investito oltre 11,2 milioni di euro dal 2000 al 2024 per migliorare le infrastrutture sciistiche e sostenere le spese di gestione. Nel 2023, un ulteriore finanziamento di 6 milioni di euro ha dato il via a un programma triennale per modernizzare le funivie, costruire nuove seggiovie e potenziare gli impianti di innevamento. Questi interventi non solo migliorano l’attrattività turistica, ma rafforzano anche la resilienza delle comunità locali.
Investimenti per Contrastare lo Spopolamento
La montagna modenese è al centro di una strategia regionale volta a contrastare lo spopolamento e l’abbandono socioeconomico. Con un investimento complessivo di 100 milioni di euro, la Strategia Territoriale per le Aree Montane e Interne (Stami) mira a valorizzare l’identità e le potenzialità di questi territori. L’obiettivo è ridurre i divari territoriali, soprattutto demografici, attraverso il miglioramento delle infrastrutture, dei servizi di welfare e delle opportunità di lavoro. Tra i progetti finanziati, vi sono la rigenerazione urbana, la promozione del turismo sostenibile e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici. In particolare, la Stami per l’Appennino modenese prevede 21 interventi per un totale di 13,4 milioni di euro, con fondi provenienti da diverse fonti, tra cui Fesr, Fse+, e risorse nazionali Snai.
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- ❗️ Investire in turismo non basta, serve attenzione all'ambiente......
- 🔍 Ci siamo mai chiesti se l'economia circolare possa davvero......
Turismo e Crescita Economica
Il turismo è un settore chiave per la crescita economica delle aree montane dell’Emilia-Romagna. Nel 2024, le presenze turistiche nelle aree collinari e montane sono aumentate rispettivamente del 7,2% e del 2,5% rispetto all’anno precedente. La regione ha lanciato un programma turistico di promozione locale per il 2025, che include 54 progetti tra Bologna e Modena. Questi progetti mirano a migliorare l’attrattività turistica attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale, la creazione di ciclovie e la riqualificazione urbana dei borghi. Inoltre, la Regione ha esteso la gratuità dell’accesso al nido per le famiglie con Isee fino a 40mila euro, un’iniziativa che mira a sostenere la residenzialità e attrarre nuove famiglie nelle aree montane.
Conclusioni: Verso un Futuro Sostenibile
L’Emilia-Romagna sta intraprendendo un percorso ambizioso per trasformare le sue aree montane in modelli di sviluppo sostenibile. Attraverso investimenti mirati e strategie integrate, la regione punta a creare condizioni favorevoli per la crescita economica e sociale, riducendo al contempo gli impatti ambientali. Questo approccio non solo migliora la qualità della vita dei residenti, ma rende anche la montagna una destinazione turistica attrattiva tutto l’anno.
Nel contesto della transizione ecologica, è fondamentale comprendere che sostenibilità non significa solo proteggere l’ambiente, ma anche promuovere uno sviluppo economico e sociale equo. Le risorse naturali delle montagne, se gestite in modo responsabile, possono diventare un motore di crescita per le comunità locali. Tuttavia, la vera sfida è integrare questi elementi in un modello di economia circolare, dove i rifiuti vengono minimizzati e le risorse vengono riutilizzate in modo efficiente.
Riflettendo su questi temi, emerge l’importanza di un approccio olistico che consideri le interconnessioni tra ambiente, economia e società. Solo attraverso una visione condivisa e un impegno collettivo possiamo sperare di costruire un futuro sostenibile per le generazioni future.