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Come la rendicontazione di sostenibilità sta trasformando la catena del valore aziendale?

Scopri come le nuove normative e standard volontari stanno rivoluzionando il modo in cui le aziende integrano la sostenibilità nei loro processi e documenti.
  • Il DLgs. 125/2024 e gli standard ESRS obbligano le aziende a dettagliate rendicontazioni sulla catena del valore.
  • Lo standard Vsme, introdotto nel gennaio 2024, riduce la complessità per le PMI non quotate nella rendicontazione di sostenibilità.
  • Tra gennaio e giugno 2024, il servizio Jojob ESG ha ridotto le emissioni di 553.516 chilogrammi di CO2 grazie al carpooling.

Nell’attuale contesto imprenditoriale la rendicontazione di sostenibilità riveste una grande importanza, in particolare per quelle società obbligate a presentare dettagli informativi secondo quanto stabilito dal DLgs. 125/2024 e dai criteri degli standard ESRS. Queste linee guida impongono alle aziende di includere nelle loro relazioni i dettagli pertinenti sulla catena del valore: quell’insieme articolato di attività necessarie a trasportare un prodotto o servizio dalla fase concettuale al suo sbarco nel mercato finale. Come enfatizzato nell’ESRS 1, diventa cruciale per le imprese trasmettere chiaramente gli effetti derivanti dalle loro operazioni lungo la catena del valore insieme ai relativi rischi ed eventualità future vantaggiose affinché chi consulta queste analisi possa avere una visione chiara delle dinamiche imprenditoriali coinvolte.

Le possibilità che un’azienda riesca a ottenere dati accurati sulla propria filiera variano notevolmente in funzione di molteplici elementi: dagli accordi contrattuali esistenti al grado d’influenza sulle pratiche esterne fino alla propria forza economica nell’acquistare beni o servizi terziari aggiuntivi. Nelle circostanze in cui risulti difficile ottenere dati precisi con metodi diretti è ammissibile adottare approcci stimativi fondati su informazioni ragionevoli empiricamente dimostrabili, come riportato attraverso medie statistiche riconosciute in diversi comparti industrializzati della stessa area commerciale esplorativa prevista nei parametri studiati approfonditamente secondo prassi già acquisite coerentemente delineate appositamente mediante specifica mirata correttamente mantenuta al massimo livello consentito. Le piccole e medie imprese traggono grande beneficio da questo metodo, poiché di frequente mancano delle risorse richieste per ottenere una raccolta dettagliata di dati.

Standard Volontari per le PMI Non Quotate

Per facilitare la transizione verso un’economia sostenibile, l’Efrag ha sviluppato uno standard volontario per la rendicontazione di sostenibilità delle PMI non quotate, noto come “Vsme”. Questo standard è stato creato per aiutare le PMI a rispondere alle richieste di informazioni ESG da parte di banche, investitori e grandi aziende. Pubblicato per la prima volta nel gennaio 2024, lo standard Vsme mira a ridurre la complessità della rendicontazione e incoraggiare l’adozione di pratiche sostenibili.

L’iniziativa è particolarmente rilevante in un contesto in cui le PMI, che costituiscono una parte significativa del tessuto economico, sono sempre più chiamate a conformarsi a normative di sostenibilità che in precedenza riguardavano solo le grandi aziende. Questo cambiamento riflette l’importanza crescente di integrare la sostenibilità nelle operazioni aziendali quotidiane, non solo per motivi etici ma anche per rispondere alle pressioni del mercato e delle normative.

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Integrazione della Rendicontazione di Sostenibilità nei Documenti Aziendali

La documentazione sulla sostenibilità deve figurare nella Relazione sulla Gestione, diventando così una componente essenziale della raccolta documentale dell’azienda. Tale collocazione accresce lo status dell’informativa riguardante la sostenibilità ponendola allo stesso livello delle classiche comunicazioni finanziarie, stimolando un approccio sinergico che combina elementi economici con quelli non strettamente monetari. Gli amministratori della società hanno il compito di redigere questa sezione specifica che va sottoposta a verifica da parte di revisori esterni.

Per garantire che le informazioni siano facilmente accessibili agli stakeholder, queste devono essere presentate nel formato elettronico XHTML conformemente al Regolamento delegato (UE) 2019/815. Questo tipo di rendicontazione globale fornisce un quadro complessivo delle prestazioni e degli sviluppi futuri dell’organizzazione, evidenziando l’importanza cruciale delle risorse intangibili così come delle politiche orientate alla sostenibilità.

Jojob e la Transizione verso la Mobilità Sostenibile

Nel quadro della transizione globale verso pratiche più ecologiche, Jojob ha presentato un’iniziativa pionieristica mirata ad assistere le aziende nella realizzazione di sistemi di mobilità sostenibile. L’introduzione del servizio chiamato Jojob ESG si concentra sulla diminuzione delle emissioni Scope 3 associate ai trasporti dei dipendenti attraverso la promozione del carpooling tra i lavoratori aziendali. Questa innovazione sarà disponibile a partire dal gennaio 2025 e incorpora un sistema di monitoraggio che aderisce agli attuali criteri ESG, garantendo dati accurati su risparmi sia ambientali che economici.
Il programma Jojob ESG costituisce un significativo passo avanti nell’adozione pratica delle politiche aziendali secondo lo schema ESG, aiutando le compagnie a minimizzare le loro impronte carboniche mentre partecipano attivamente alla tutela dell’ambiente circostante. Nel periodo tra gennaio e giugno del 2024 sono stati convalidati oltre 290.000 tragitti in modalità condivisa (carpooling), equivalente all’eliminazione dalle strade di oltre 166.000 vetture con conseguente riduzione di ben 553.516 chilogrammi nelle emissioni nocive di CO2. I risultati dimostrano chiaramente come il servizio riesca ad incentivare una gestione sostenibile degli spostamenti rendendo questa scelta facilmente adottabile da parte delle organizzazioni aziendali.

Conclusioni: Verso un Futuro Sostenibile

Il passaggio verso la sostenibilità si configura come una sfida complessa ma inevitabile per le aziende odierne. L’inclusione della rendicontazione della sostenibilità nei documenti aziendali è essenziale per garantire trasparenza e responsabilità corporate. Le PMI dispongono del supporto necessario attraverso standard volontari come il Vsme, permettendo loro di fronteggiare efficacemente le pressanti esigenze del mercato legate alla sostenibilità.
Nell’attuale contesto in cui la mobilità eco-compatibile acquisisce rilevanza crescente, progetti quali quelli attuati da Jojob illustrano l’integrazione fattibile tra innovazione e sostenibilità tramite soluzioni pragmatiche ed accessibili. Mentre la diminuzione delle emissioni insieme all’adozione di pratiche ESG si configurano come mete concretizzabili, queste necessitano però dell’impegno continuativo di tutte le parti interessate.

La transizione ecologica mira a trasformare i meccanismi economici e sociali affinché siano maggiormente ecosostenibili ed ambientalmente rispettosi. Ciò richiede una rivoluzione profonda nel paradigma con cui produciamo e utilizziamo risorse al fine di limitare l’impatto sul pianeta ottimizzando al contempo l’impiego dei beni naturali disponibili. L’economia circolare rappresenta un concetto avanzato che mira alla riduzione degli sprechi puntando all’ottimizzazione delle risorse mediante il riuso, il riciclo e la rigenerazione dei materiali. Tale prospettiva non solo mitiga l’impatto ambientale, ma può anche aprire nuove strade economiche e sociali innovative, favorendo uno sviluppo sostenibile. Su questi temi di rilievo ci interroghiamo su come le decisioni quotidiane influenzino un futuro migliore per l’ambiente e sulle azioni concrete che si possono adottare per favorire una transizione verso un modello economico maggiormente ecologico e resiliente.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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