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- Obiettivo di installare 7,3 gigawatt di energia rinnovabile entro il 2030.
- Aggiornamento del Piano Energetico Ambientale Regionale e rifiuto del nucleare.
- Progetto "Clean" con un budget di 167.719,24 euro per promuovere l'efficienza energetica nel Sud Adriatico.
La Puglia si trova al centro di un’importante transizione energetica, un processo che richiede un ripensamento radicale delle politiche territoriali e ambientali. Con l’obiettivo di installare 7,3 gigawatt di energia rinnovabile entro il 2030, la regione è chiamata a collaborare con diversi settori, dall’industria all’agricoltura, fino al turismo. Questo sforzo è parte di un impegno nazionale più ampio, che mira a ridurre le emissioni di CO2, in linea con il regolamento dell’Unione Europea 2018/1999. Tuttavia, l’attuazione di queste politiche incontra resistenze, spesso legate a preoccupazioni paesaggistiche e alla percezione di un impatto negativo sul territorio.
Nuove Normative e Sfide Paesaggistiche
Recentemente, la Puglia ha aggiornato il suo Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR), ribadendo il rifiuto del nucleare e promuovendo l’uso di energie rinnovabili. Tuttavia, il disegno di legge regionale sulle “Aree idonee” ha sollevato dibattiti accesi. Questo provvedimento mira a semplificare l’installazione di impianti rinnovabili, ma ha suscitato preoccupazioni per la possibile perdita di tutele paesaggistiche. Angela Barbanente, ex assessora all’Urbanistica, ha sottolineato i rischi di un approccio che non considera gli impatti cumulativi degli impianti esistenti. La suddivisione del territorio in aree idonee, non idonee e ordinarie potrebbe portare a una saturazione delle infrastrutture di rete, con impianti fermi e non allacciati.
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Progetti di Cooperazione e Innovazione
La Regione Puglia è anche partner di punta del progetto “Clean”, un’iniziativa finanziata dal programma Interreg Ipa South Adriatic 2021-2027. Questo progetto mira a promuovere l’efficienza energetica nell’area del Sud Adriatico, sfruttando le esperienze del Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia. Con un budget di 167.719,24 euro, il progetto coinvolge partner italiani, montenegrini e albanesi, e si propone di sviluppare un piano d’azione comune per estendere le pratiche di efficienza energetica. La Puglia, in qualità di “lead partner”, coordinerà le attività e organizzerà eventi e corsi di formazione per gli stakeholder.
Conclusioni e Riflessioni sul Futuro Energetico della Puglia
La transizione energetica in Puglia rappresenta una sfida complessa ma necessaria, che richiede un equilibrio tra sviluppo sostenibile e tutela del paesaggio. La regione deve affrontare la questione degli impatti cumulativi e garantire che le infrastrutture di rete siano adeguate per supportare nuovi impianti. È essenziale che le decisioni siano prese in modo inclusivo, coinvolgendo tutte le parti interessate, dai sindaci locali agli operatori agricoli e turistici.
In un contesto di transizione ecologica, è fondamentale comprendere che la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma anche economica e sociale. La Puglia, con le sue risorse naturali e culturali, ha l’opportunità di diventare un modello di economia circolare, dove le risorse sono utilizzate in modo efficiente e i rifiuti sono ridotti al minimo. Questo richiede un impegno collettivo e una visione a lungo termine, che integri innovazione tecnologica e rispetto per il territorio.
In conclusione, la transizione energetica offre alla Puglia l’opportunità di ripensare il proprio modello di sviluppo, promuovendo un’economia più verde e resiliente. La sfida è grande, ma con la giusta determinazione e collaborazione, la regione può diventare un esempio di sostenibilità per l’intera Europa.