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- Il settore agrifood sardo rappresenta il 32% delle operazioni economiche regionali, coinvolgendo 46 mila aziende.
- Il convegno di Fonni ha riunito istituzioni e imprese per promuovere sostenibilità e sviluppo territoriale.
- L'utilizzo di tecnologie come mappe satellitari e sensori è stato sottolineato per ottimizzare risorse e ridurre sprechi.
Il simposio ha sottolineato come l’introduzione delle nuove tecnologie possa incrementare la resa produttiva e minimizzare gli sprechi all’interno dell’industria agroalimentare. Antonio Solinas della società Abinsula ha esposto l’applicazione pratica delle mappe satellitari, dei moderni sensori e delle centraline d’irrigazione nell’ottimizzazione delle risorse disponibili. Il sostegno finanziario per tali progetti è stato già avviato da Sardegna Ricerche, con Giacomina Cadau che auspica la presentazione di nuove idee rivoluzionarie. Lo scopo consiste nel costruire una connessione tra sapere e aziende per rafforzare il comparto agrifood nella sua interezza.
Il Ruolo delle Istituzioni e delle Imprese
Durante il congresso si è evidenziato quanto sia fondamentale il ruolo di istituzioni e imprese nella promozione dell’innovazione e della sostenibilità. Luca Saba di Coldiretti ha fatto appello per un intervento politico più deciso volto a sfruttare le possibilità offerte dal territorio. Al tavolo tecnico sono intervenuti rappresentanti di Sardegna Ricerche, Coldiretti e dell’università di Cagliari: la discussione si è concentrata sulle risorse umane necessarie al progresso del settore. In conclusione, Gavino Sini di Porto Conte Ricerche ha presentato uno studio focalizzato sul rapporto tra ricerca scientifica, innovazione tecnologica e sostenibilità.
- Innovazione entusiasmante nell'agrifood sardo! 🌱......
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Verso un Futuro Sostenibile
Il convegno di Fonni si inserisce nel programma “Ster 2024”, una serie di eventi tematici organizzati da Sardegna Ricerche per supportare la crescita di settori chiave dell’economia sarda. Questi meeting puntano a facilitare uno scambio vivace di idee e pratiche eccellenti, promuovendo lo sviluppo delle aziende locali e la creazione di soluzioni innovative.
Nel contesto della transizione ecologica, l’agrifood rappresenta un esempio di come le tecnologie possano essere integrate per migliorare la sostenibilità delle pratiche agricole. L’uso di sensori e mappe satellitari non solo ottimizza le risorse, ma riduce anche l’impatto ambientale, promuovendo un uso più efficiente dell’acqua e dei fertilizzanti. Questo approccio si allinea con i principi dell’economia circolare, dove l’obiettivo è ridurre al minimo gli sprechi e massimizzare l’efficienza delle risorse. Quando si considera l’avanzamento del settore agroalimentare, adottare modelli produttivi sostenibili può portare a una sostanziale diminuzione delle emissioni di gas serra, favorendo così gli sforzi globali nella lotta al cambiamento climatico. L’intersezione tra progresso tecnologico e pratiche agricole eco-compatibili può trasformare questo comparto in uno dei pilastri della salvaguardia dell’ambiente. Esaminare tali questioni ci induce a riflettere sull’impatto che le nostre decisioni giornaliere possono avere sul futuro del nostro mondo, incentivando una conciliazione tra espansione economica e conservazione dell’ecosistema naturale.