Mercato del lavoro: Come la svolta green sta cambiando le professioni?

—–

Il Mercato del Lavoro si Tinge di Verde: Un’Analisi Approfondita

Il panorama occupazionale sta subendo un mutamento significativo, alimentato dalla crescente importanza attribuita alla sostenibilità e al passaggio a un’economia ecologica. Secondo Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola, tutte le professioni saranno inevitabilmente influenzate dalle nuove competenze richieste dalla sostenibilità. L’indagine annuale GreenItaly, realizzata in collaborazione con Unioncamere, offre una visione privilegiata per monitorare l’emergere di nuove figure professionali legate a un progresso responsabile dal punto di vista ambientale.

Attualmente, in Italia, si stimano 3,1 milioni di persone impiegate in professioni ecosostenibili, equivalenti al 13,4% della forza lavoro totale. Un dato considerevole, soprattutto considerando che tra le nuove posizioni lavorative, una quota compresa tra il 35% e il 40% richiede competenze ecologiche, percentuale che sale all’86% nel campo della ricerca e sviluppo.

Nuove Professioni per un Futuro Sostenibile

I cambiamenti climatici e gli eventi meteorologici estremi stanno incrementando la necessità di professionisti specializzati. Si pensi, ad esempio, ai progettisti di paesaggi sostenibili, in grado di ideare aree verdi e riqualificazioni urbane ispirate al concetto di “ricucitura” piuttosto che alla demolizione e alla costruzione di nuove strutture in cemento. Nelle zone colpite dalla carenza idrica, vi sarà una domanda sempre maggiore di esperti in idrologia, mentre in generale serviranno professionisti capaci di valutare e riparare i danni causati da eventi climatici severi.

Anche il settore assicurativo è fortemente coinvolto, con l’esigenza di specialisti in grado di analizzare i rischi e le conseguenze correlate al cambiamento climatico. Un caso emblematico è rappresentato dalle violente tempeste di grandine che hanno colpito il Veneto, provocando danni considerevoli alle automobili e mettendo a dura prova le compagnie assicurative e i fornitori di pezzi di ricambio.

L’economia circolare, basata sul riutilizzo e sul recupero dei materiali, sta aprendo scenari occupazionali inediti. Figure professionali come il responsabile della gestione del riciclo, incaricato di ridurre i costi di smaltimento, e il tecnico del ricondizionamento, in grado di rinnovare i prodotti garantendo standard qualitativi e prestazioni equivalenti al nuovo, sono sempre più richieste dalle aziende.

Green Jobs: Un’Opportunità per il Territorio

La richiesta di lavoratori con competenze green non è uniforme su tutto il territorio nazionale. Secondo i dati del rapporto GreenItaly, la Lombardia è in testa per quanto riguarda il numero di assunzioni nel settore green, seguita da Veneto, Emilia-Romagna e Lazio. In queste quattro regioni si concentra il 52% del totale delle attivazioni di posti green.

Un’analisi più dettagliata, realizzata da Sviluppo Lavoro Italia, mostra che le professioni verdi sono più richieste nelle aree rurali e agricole del Sud e delle Isole, mentre le professioni digitali si concentrano nelle aree urbane e industrializzate. Per esempio, nei comprensori territoriali dei Centri per l’Impiego di Rutigliano (Bari) e Policoro (Matera), la necessità di figure professionali con competenze ambientali è particolarmente alta, rispettivamente pari all’80,7% e al 78,7%. *In antitesi, considerando i bacini lavorativi dei Centri per l’Impiego di Patti, in provincia di Messina, e di Nord Milano Cinisello Balsamo, le posizioni occupate da professionisti digitali rappresentano, in ordine, il 49,5% e il 31,1% del totale delle assunzioni.*

L’Importanza della Formazione e dell’Orientamento

Per preparare le nuove generazioni alle opportunità lavorative legate alla sostenibilità, è essenziale comunicare loro le dinamiche in atto e adeguare il sistema formativo. Come sottolinea Realacci, l’Italia ha perso terreno rispetto alla Germania nel numero di scuole professionali di qualità, che rappresentavano un elemento fondamentale del sistema produttivo italiano.

L’Ocse, nel suo rapporto “Empowered citizens, informed consumers and skilled workers”, evidenzia l’importanza dell’istruzione per affrontare le sfide ambientali. Il documento sottolinea come la consapevolezza del cambiamento climatico sia cresciuta, ma la comprensione delle sue cause e delle possibili soluzioni sia ancora insufficiente. Solo il 40% degli adulti nei Paesi Ocse partecipa a percorsi formativi durante la vita lavorativa, e chi è impiegato nelle industrie più inquinanti si forma meno degli altri, aumentando il rischio di essere lasciato indietro nella transizione verso un’economia verde.
L’Ocse propone sette raccomandazioni per sviluppare competenze in grado di tenere il passo con il cambiamento in corso, tra cui l’adattamento dei curiccula, il miglioramento delle competenze degli insegnanti, la condivisione delle migliori pratiche, il rafforzamento della valutazione e dell’orientamento professionale green, e lo sviluppo di percorsi formativi coerenti e inclusivi in tutte le fasce d’età.

Un Futuro Sostenibile: Competenze e Consapevolezza per un Mondo in Trasformazione

La transizione verso un’economia verde rappresenta una sfida complessa, ma anche un’opportunità straordinaria per creare nuovi posti di lavoro e promuovere uno sviluppo sostenibile. Per affrontare questa sfida, è necessario investire nella formazione e nell’orientamento, sviluppare competenze specifiche e promuovere una maggiore consapevolezza delle questioni ambientali. Solo così potremo costruire un futuro in cui l’economia e l’ambiente convivano in armonia.

Amici lettori, riflettiamo un attimo su quanto abbiamo appreso. La transizione ecologica non è solo una questione ambientale, ma anche una straordinaria opportunità economica e sociale. Una nozione base da tenere a mente è che l’economia circolare, con il suo focus sul riutilizzo e il riciclo, riduce la dipendenza dalle risorse vergini e minimizza i rifiuti. Un concetto più avanzato è quello della “resilienza climatica”, ovvero la capacità di un sistema (che sia un’azienda, una comunità o un intero Paese) di adattarsi agli impatti del cambiamento climatico, riducendo la propria vulnerabilità e aumentando la propria capacità di recupero.

Pensate a come le vostre scelte quotidiane, dal tipo di lavoro che svolgete ai prodotti che acquistate, possono contribuire a questa transizione. Siete pronti a fare la vostra parte per un futuro più verde e sostenibile?