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- PQA è attiva da 28 anni nel settore della consulenza per la sostenibilità aziendale.
- La Direttiva CSRD obbliga 7.000 imprese italiane a rendicontare le performance ambientali e sociali entro il bilancio civile 2025.
- Il manuale di compliance aziendale analizza il D.Lgs. 231/2001 e le normative su salute, sicurezza, antiriciclaggio e anticorruzione.
In un panorama globale sempre più orientato a fronteggiare le sfide del cambiamento climatico e della sostenibilità, le aziende sono esortate a mettere in atto azioni concrete. Lo studio PQA – Progetto Qualità e Ambiente – si propone come partner strategico per le imprese che aspirano a intraprendere un percorso di sostenibilità mediante soluzioni integrate nei settori ambientale, sociale e gestionale (ESG). Con una tradizione di 28 anni, PQA offre consulenze specializzate e strumenti avanzati per ottimizzare le performance aziendali. La gamma dei loro servizi include la conduzione di analisi ESG, la creazione di piani in linea con gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030, l’impiego della metodologia Life Cycle Assessment (LCA), e la valutazione dei rischi correlati al greenwashing. Oltre a ciò, PQA offre supporto nella redazione dei bilanci di sostenibilità e nell’ottenimento di certificazioni ambientali quali EPD e Ecolabel. Agire oggi per la sostenibilità non è solo un dovere etico, ma comporta anche vantaggi concreti, afferma Armando Iovino, socio titolare di PQA. Le aziende che scelgono la sostenibilità possono beneficiare di un miglior accesso ai capitali e di un posizionamento competitivo nel mercato globale.
Compliance e Sostenibilità: Un Connubio Indispensabile
La terza edizione del manuale dedicato alla compliance aziendale offre un quadro comprensivo delle normative da osservare per sviluppare un modello di governance che integri saggiamente sostenibilità e conformità normativa. Il libro analizza anche le responsabilità degli enti in base al D.Lgs. 231/2001 e le connessioni con le regolamentazioni su salute e sicurezza sul lavoro, antiriciclaggio e anticorruzione. La Corporate Sustainability Due Diligence Directive rappresenta uno dei principali pilastri di questo approccio, richiedendo alle imprese di documentare le loro prestazioni non solo economiche, ma anche sociali e ambientali. Questo manuale funge da guida fondamentale per le aziende desiderose di navigare nel complesso orizzonte regolamentare e di capitalizzare le opportunità che la sostenibilità offre. La compliance non è solo un obbligo, ma un’opportunità strategica per migliorare l’immagine aziendale e attrarre investitori e talenti.
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Bilancio di Sostenibilità: Obbligo o Opportunità?
Con l’entrata in vigore della Direttiva europea sulla Responsabilità Sociale d’Impresa (CSRD), circa 7.000 imprese italiane, di cui mille in Emilia-Romagna, sono ora obbligate a rendicontare in materia ambientale e sociale. Questo obbligo, che entrerà in vigore con il bilancio civile 2025, rappresenta un’opportunità per le aziende di rivedere i propri modelli di business e migliorare la competitività. Durante l’incontro “Rendicontazione e imprese: tra normativa e strategia” tenutosi a Bologna, esperti del settore hanno discusso l’importanza di un bilancio di sostenibilità come strumento per attrarre investitori e migliorare l’immagine aziendale. La rendicontazione non è solo un adempimento, ma un’opportunità per le imprese di dimostrare il proprio impegno verso un futuro sostenibile.
Un Nuovo Modello di Sostenibilità Aziendale
Il Green Deal europeo ha tracciato un percorso ambizioso verso la sostenibilità, spingendo le imprese a considerare non solo l’aspetto ambientale, ma anche sociale e di governance. La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) impone alle aziende di rendicontare non solo le performance economiche, ma anche l’impatto sociale e ambientale. La gestione dei dati personali assume un ruolo cruciale in questo contesto, influenzando il profilo ESG delle imprese. La protezione dei dati personali è un elemento chiave nella valutazione della sostenibilità aziendale, e l’integrazione dei principi del GDPR nelle strategie ESG rappresenta un’opportunità per rafforzare la reputazione aziendale. Un approccio olistico che contempli la tutela dei diritti fondamentali, la responsabilità sociale e la sostenibilità ambientale è essenziale per costruire rapporti di fiducia con gli stakeholder e mitigare i rischi associati a potenziali violazioni.
Nella transizione ecologica, un concetto fondamentale è l’economia circolare, che mira a ridurre al minimo gli sprechi e a riutilizzare le risorse il più possibile. Questo approccio non solo contribuisce a preservare le risorse naturali, ma offre anche nuove opportunità economiche. Ad esempio, le aziende possono ridurre i costi operativi attraverso il riciclo e il riutilizzo dei materiali, migliorando al contempo la loro immagine pubblica. Un altro aspetto cruciale è la gestione sostenibile dei rifiuti, che richiede un cambiamento di mentalità da parte delle imprese e dei consumatori. La sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma un’opportunità per creare valore economico e sociale. Adottare pratiche sostenibili può portare a una maggiore efficienza operativa e a un miglioramento della reputazione aziendale. In questo contesto, è fondamentale che le imprese adottino un approccio integrato che consideri tutti gli aspetti della sostenibilità, dalla gestione delle risorse naturali alla protezione dei dati personali. Solo così sarà possibile costruire un futuro più sostenibile e resiliente per tutti.