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- Il sistema di welfare italiano necessita di 176 miliardi di euro entro il 2030 per sostenibilità.
- Solo il 21,1% della spesa è destinato alla costruzione del futuro, sotto la media europea del 27,2%.
- Un euro investito in prevenzione genera un ritorno di 14 euro sull'intera filiera socio-assistenziale.
Il recente Forum “Welfare, Italia”, tenutosi a Roma, ha messo in luce le sfide cruciali che il sistema di welfare italiano dovrà affrontare nei prossimi anni. La presentazione del Rapporto 2024 del Think Tank “Welfare, Italia”, supportato da Unipol Gruppo e The European House ? Ambrosetti, ha evidenziato la necessità di reperire 176 miliardi di euro entro il 2030 per garantire la sostenibilità del sistema. Questo impegno finanziario è essenziale per rispondere ai crescenti bisogni di protezione sociale in un contesto economico caratterizzato da limitati margini fiscali e nuove regole di governance economica europea. Il rapporto sottolinea l’importanza della prevenzione come strumento per ridurre i costi sistemici e stimolare la crescita economica. Un euro investito in prevenzione genera un ritorno di 14 euro sull’intera filiera socio-assistenziale, dimostrando l’efficacia di un approccio proattivo.
Il Ruolo della Prevenzione e della Sostenibilità
La prevenzione emerge come una leva fondamentale per invertire la tendenza attuale, dove la spesa in welfare è eccessivamente concentrata sulla “gestione del presente”. Attualmente, il 78,9% della spesa totale è dedicato a questo aspetto, un valore superiore alla media europea del 72,8%. Al contrario, gli investimenti rivolti alla “costruzione del futuro”, che includono le nuove generazioni e la prevenzione, rappresentano solo il 21,1% della spesa totale, inferiore alla media europea del 27,2%. La Francia e la Germania, rispettivamente, dedicano il 23,6% e il 24,6% della loro spesa a queste voci. La ri-classificazione delle voci di spesa del welfare, proposta da TEHA, evidenzia la necessità di un riequilibrio per garantire un sistema più sostenibile e orientato al futuro.
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Innovazione e Inclusività: Verso un Welfare Globale
Il “Global Welfare Summit 2024”, tenutosi a Villa Miani a Roma, ha rappresentato un’importante occasione per discutere del futuro del welfare, con un focus su innovazione, inclusività e sostenibilità sociale. L’evento ha introdotto il concetto di “Welfare Globale”, basato sull’idea che il benessere individuale si traduce nella capacità di far fronte ai principali fabbisogni grazie agli strumenti di welfare disponibili. Durante il summit, sono stati presentati case study e best practice per ispirare l’implementazione di modelli di welfare efficaci e sostenibili. La partecipazione attiva delle imprese e la collaborazione tra pubblico e privato sono stati identificati come elementi chiave per affrontare le sfide demografiche e costruire un futuro migliore per tutti.
Un Impegno Condiviso per un Futuro Sostenibile
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza della partecipazione delle imprese e dell’integrazione della tecnologia per garantire un accesso equo ai servizi di welfare. Il settore del welfare, che nel 2023 ha rappresentato la principale voce di spesa pubblica con 662,7 miliardi di euro, è strategico per il benessere collettivo e la crescita del paese. Nella prospettiva futura, ci sarà bisogno di generare nuove risorse e rivalutare il sistema per assicurarne una sostenibilità reale. L’impegno è quello di promuovere l’innovazione, la digitalizzazione e le competenze per rispondere in modo innovativo ai bisogni di una popolazione sempre più anziana.
Conclusioni: Verso un Welfare Sostenibile e Inclusivo
Nel contesto della transizione ecologica e della sostenibilità, il welfare rappresenta un pilastro fondamentale per garantire un futuro equo e prospero. La transizione ecologica non riguarda solo l’ambiente, ma anche la capacità di adattare i sistemi sociali ed economici alle nuove sfide globali. Un sistema di welfare sostenibile deve essere in grado di rispondere ai bisogni attuali senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri. Questo implica un approccio integrato che consideri la sostenibilità ambientale, economica e sociale come elementi interconnessi.
Una nozione avanzata di economia circolare applicata al welfare potrebbe prevedere l’ottimizzazione delle risorse attraverso la riduzione degli sprechi e la promozione di modelli di consumo e produzione responsabili. Questo approccio può tradursi in politiche di welfare che incentivano la prevenzione e l’educazione, riducendo la dipendenza dai servizi di emergenza e promuovendo il benessere a lungo termine. Riflettere su queste dinamiche ci invita a considerare il welfare non solo come un costo, ma come un investimento strategico per il futuro della società.